Società

SCELGO AREZZO perché…
Vogliamo una città nella quale NESSUNO RIMANGA ESCLUSO

EQUITÀ, CENTRALITÀ DELLA PERSONA, SENSO DI COMUNITÀ, sono le parole chiave del nostro impegno per Arezzo, nelle politiche sociali.
Gli obiettivi di un’Amministrazione pronta a rispondere ai bisogni concreti della sua comunità devono essere chiari, condivisi e trasparenti: una priorità assoluta è il supporto alle famiglie nella cura dei bambini e dei soggetti più fragili.
Il COVID-19 ha inasprito le disuguaglianze e ha aumentato le disparità. Per molte persone ha significato perdita del lavoro e delle certezze. Da emergenza sanitaria la pandemia si è trasformata in un’emergenza economica e sociale, per fronteggiare la quale, è necessario creare opportunità di formazione e di impiego e prevedere agevolazioni fiscali e forme di supporto alle imprese e all’imprenditorialità femminile e giovanile.
OGGI PIÙ CHE MAI, ABBIAMO BISOGNO DI UN SISTEMA DI WELFARE ORGANIZZATO ED EFFICIENTE, SUPPORTATO DA POLITICHE ABITATIVE SERIE E MISURE DI SOSTEGNO AL REDDITO MIRATE.
Noi crediamo che una comunità aperta e solidale sia una comunità che si sostiene sul dinamismo del suo Terzo Settore, per questo mettiamo al centro del nostro programma il VOLONTARIATO, sostenendo con forza e continuità, le reti di associazioni che operano quotidianamente sul territorio a supporto delle famiglie in difficoltà e di tutte le fragilità.
In questa contingenza difficile, abbiamo riscoperto l’importanza di sostenerci a vicenda e il valore di essere una comunità che si incontra, si confronta e partecipa alla costruzione del bene comune. Per questo, attraverso azioni specifiche, VOGLIAMO PROMUOVERE IL CIVISMO DEGLI ARETINI, dando loro voce attraverso la nascita di Consulte di giovani, adulti e anziani e possibilità di incontro in Centri di aggregazione sociale e culturale presenti in ogni quartiere.

Al centro delle politiche sociali di SCELGO AREZZO e CON AREZZO con MARCO DONATI SINDACO ci sono le politiche educative. L’AMMINISTRAZIONE DEVE RECUPERARE IL PROPRIO RUOLO DI REGIA NELLA GESTIONE DEGLI ASILI NIDO E DI SOSTEGNO ALLA FASE EDUCATIVA PIÙ DELICATA, QUELLA DA 0 A 6 ANNI, e deve esercitare una funzione pro-attiva nella presa in carico dei percorsi scolastici: dalla scuola dell’infanzia fino agli Istituti Superiori.
una città che investe sulle politiche sociali e educative è una città che guarda con fiducia al futuro e lavora insieme per costruirlo.

Le nostre proposte in concreto:

FONDO ECONOMICO SPECIALE. Nella lotta alle marginalità, crediamo sia utile ed urgente una riorganizzazione delle modalità di erogazione dei contributi a sostengo del reddito al fine di ottimizzare le risorse ed estendere la platea dei beneficiari. In questa direzione, può essere utile la creazione di un Fondo Economico Speciale per le famiglie in estremo disagio e per bambini bisognosi di cure particolari e affetti da patologie gravi.

ALLOGGI A CANONE CALMIERATO E SOCIAL HOUSING. Per garantire equità nella distribuzione degli alloggi e rispondere ai reali bisogni delle persone, promuoveremo controlli più serrati sugli assegnatari al fine di individuare i non aventi diritto. Una nuova frontiera da esplorare riguarda l’individuazione di alloggi a canone calmierato in aree centrali della città secondo nuovi modelli di social housing.

SPAZIO FAMIGLIA, SUPPORTO E SOSTEGNO A TUTTE LE FRAGILITÀ. L’Amministrazione deve recuperare il suo ruolo centrale e di regia sui temi riguardanti la tutela dei minori e delle famiglie attraverso politiche attive di sostegno alla genitorialità e il rafforzamento dello Spazio Famiglia. È necessario garantire un supporto concreto nella cura degli anziani, investendo in nuovi servizi e strutture, intervenendo sul fronte della qualificazione delle badanti attraverso l’istituzione di un albo professionale e del registro comunale degli assistenti familiari che consente di accedere rapidamente ad un’offerta qualificata e regolamentata.
Le difficoltà delle famiglie di persone disabili hanno sicuramente trovato nell’emergenza Covid un ulteriore aggravamento legato al venir meno dei luoghi educativi deputati alla socializzazione ed ai percorsi individuali; in questo periodo l’intero carico assistenziale è ricaduto proprio sui caregiver con notevoli effetti negativi non solo sul piano emotivo ma anche organizzativo, economico e professionale.
Riteniamo che l’Amministrazione debba porre sempre più attenzione ai temi dell’integrazione e dell’autonomia attraverso il sostegno e l’incentivazione dei percorsi del DOPO E DURANTE DI NOI, facendo rete con le realtà del volontariato e del Terzo Settore.

NUOVE TECNOLOGIE Al SERVIZIO DEL SOCIALE. L’impiego di nuove tecnologie, sia in ambito educativo che socioassistenziale, è una innovazione necessaria. Intendiamo muoverci nella logica di costruzione di piattaforme aperte ed interoperabili sia in ambito sanitario (telemedicina) che assistenziale (dispositivi ambientali e indossabili, robotica, IA).

POTENZIAMENTO DEL TERZO SETTORE. Fondamentale è il coinvolgimento delle associazioni di volontariato in progetti di sostegno ai giovani, agli anziani e alle persone con disabilità. Il volontariato è una risorsa anche nei servizi domiciliari di base e nella nostra idea di comunità solidale e unita, può diventare un valido supporto al medico di famiglia, soprattutto nelle frazioni più popolose della città. Infine, Arezzo non può e non deve rinunciare al volontariato civico degli anziani attivi che possono dare un contributo alla collettività, attraverso varie attività: dalla vigilanza delle scuole alla manutenzione degli spazi verdi.
Importante la sinergia con il mondo della cooperazione sociale. Profit, no-profit e pubblico possono co-progettare e co-gestire, secondo le proprie qualità e competenze, parte del tessuto sociale.

PARTECIPAZIONE E RAPPRESENTANZA. È importante tornare a dialogare e progettare con il territorio e le realtà del Terzo Settore attraverso la costituzione di organismi di rappresentanza come le Consulte dell’infanzia ed adolescenza, sulle diverse abilità e sull’età senile. È necessario un PATTO INTERGENERAZIONALE che valorizzi le fragilità e non le escluda, attraverso la progettazione di servizi volti a riconoscere il valore di ogni età. Occorre, inoltre, rifondare il sentimento di comunità ridonando voce alle persone e supportando spazi adeguati nei quali incontrarsi e partecipare attivamente alla vita ed alla programmazione della propria comunità attraverso l’implementazione dei Centri di Aggregazione sociale, favorendo la nascita di organi elettivi e consultivi circa i bisogni e le risorse del territori; infine promuoviamo la Costituzione di un Consiglio Comunale Teen formato da rappresentanti di ciascun istituto superiore aretino.

Indirizzo: Via Trasimeno 10

Telefono: 333 7081913